
Roland Garros, Jannik non lascia scampo al russo e passa 6-1 6-3 6-4. Domani a caccia della semifinale contro il kazako che ha eliminato Draper
Quale modo migliore di festeggiare le 52 settimane da numero 1 al mondo, se non vincendo la 18ᵃ partita consecutiva negli Slam? Jannik Sinner fa presto e bene e batte Andrey Rublev 6-1 6-3 6-4 in due ore davanti agli occhi di Riccardo Piatti, che l’ha cresciuto portandolo in top 10 prima della fine della loro collaborazione nel 2022. Il tecnico, a Parigi per seguire i suoi talenti junior ne ha approfittato per seguire il suo ex pupillo, ora fenomeno inarrestabile.
bandiera bianca di rublev
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Stasera, a farne le spese è stato Andrey Rublev, che ha dovuto alzare bandiera bianca in tre set senza possibilità di opporsi a un Sinner scatenato ma apparentemente impermeabile alle emozioni: “Ma non sono così tranquillo – ha detto dopo il match -, dentro di me quando gioco c’è una tempesta. Il tennis però è uno sport molto mentale per cui cerco di non mostrare le difficoltà. Io osservo spesso i miei avversari, cerco di capire cosa stanno passando. All’inizio della carriera mostravo di più questa tempesta ai rivali. Ora sono contento di come sto gestendo questo tipo di situazioni”. Il russo, che da qualche mese è seguito anche da Marat Safin, è comunque stato bravo a non perdersi nei suoi momenti di autolesionismo, cercando di mettere insieme quel che poteva per arginare lo strapotere altoatesino, capace di muovere la palla spedendola in ogni angolo a tutta velocità. Jannik centra così i quarti per il sesto Slam consecutivo, e con 72 partite vinte diventa anche l’italiano con più successi a questo livello nell’Era Open. Domani, mercoledì a caccia di un posto in semifinale, il risultato raggiunto lo scorso anno quando era stato fermato dopo una battaglia al quinto set da Carlos Alcaraz, troverà Alexander Bublik. Il kazako, che avrebbe ritrovato la via della vittoria dopo un colloquio motivazione con Gael Monfils, ha battuto Jack Draper privando il numero 1 al mondo della sfida con il suo amico mancino.
IL MATCH
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La partita ha poco da dire, giocatori che sembrano appartenere a due categorie diverse. Eppure, alla partenza, era stato Andrey a sembrare quello più aggressivo e motivato, costringendo Sinner ad annullare due palle break. Le velleità dell’ex Top5 si esauriscono lì. Nel secondo game arriva il primo break del primo parziale. Sinner si ripete anche nel 4° e solo nel sesto game, dopo aver annullato un set point, Rublev riesce a evitare il bagel tenendo per la prima volta il servizio. Sinner chiude 6-1 il primo set in 25 minuti di dominio assoluto al servizio, in risposta, a rete. Rublev riesce a contenere meglio gli assalti dell’altoatesino nel secondo set: sull’1-1 però l’equilibrio si rompe e il russo da 40-0 si fa rimontare cedendo il servizio. senza più riuscire a rimontare. Il secondo set si chiude 6-3 in 39 minuti. Le possibilità che il russo possa innescare una rimonta sembrano remote però Rublev si fa più aggressivo, tanto che nel 5° game, sul 2-2, arriva la prima palla break dopo quelle avute nel primo game. Sinner piazza un servizio al corpo per togliersi dai guai, e uno schiaffone di dritto per poi sigillare il 3-2 con un altra ottima prima. Sarà l’unico brivido del set, perché Sinner non ha voglia di giocare un tie break. Lui vuole andare a dormire presto e così, sul 5-4, strappa la battuta in rimonta al russo e chiude 6-4. Implacabile Jannik.
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